Campi Flegrei: Panorama mozzafiato e tracce telluriche ancora da scoprire
Di Giusy Ercole
Monte di Procida: ricco di punti panoramici meravigliosi e testimonianze vulcanologiche.
L’Italia è ricca di luoghi d’arte, di poli museali e paesaggi che lasciano ricordi indelebili ed è senza dubbio un vero museo a cielo aperto.
Tra i luoghi del “Bel Paese” che vale la pena visitare è da annoverare la strada panoramica di Monte di Procida nei Campi Flegrei, ed in particolare il punto di maggiore attrazione chiamato “Stupor Mundi”.
Il territorio rappresenta uno tra i posti più belli della penisola italica e negli ultimi anni sta cominciando ad essere sempre più conosciuto e che vale la pena visitare.
“Stupor Mundi” è un vero spettacolo e dà ai visitatori la possibilità di vivere un’esperienza profonda ed intima con la natura, dalle prime luci del mattino fino all’imbrunire con i suggestivi tramonti.
I suoi punti panoramici affacciano su tutto il Golfo di Napoli, il Vesuvio e addirittura la vista arriva fino alle isole laziali di Ventotene e Ponza, e sono un vero attrattore turistico.
Il luogo per eccellenza per gli appassionati dei paesaggi primordiali, misteriosi e per gli amanti del Trekking è la spiaggetta sotto il promontorio dove si trova Stupor Mundi, accessibile da Acquamorta.
Dalla spiaggetta è possibile ammirare le testimonianze di un’attività vulcanica risalente a ben 40.000 anni fa e che ha plasmato il paesaggio così come appare oggi.
La sua straordinaria successione di stratificazioni continue la si può leggere su tutta la falesia dove riaffiorano i depositi più antichi del vulcanesimo flegreo.
La falesia di Acquamorta racconta, dal basso verso l’alto, quelli che sono stati i principali eventi eruttivi e geologici.
Accenni storici
“La terrazza dei Campi Flegrei”, così chiamata, è stata abitata fin dalle epoche più remote e si hanno tracce risalenti addirittura al periodo neolitico.
Situato nella parte più estrema della penisola flegrea, il promontorio si affaccia sull’isola di Arturo (così chiamata da Moravia), su Procida Capitale della Cultura 2022, Capri e Ischia.
Ad ovest di Monte di Procida si trova il piccolo Isolotto di San Martino molto in voga nei decenni scorsi, ma purtroppo oggi non più accessibile.
Gli storici affermano che Monte di Procida era un villaggio della città di Cuma, come si evince da un passo di Dionigi di Alicarnasso (VI secolo a.C.), e veniva chiamato Monte Cumano.
Erri De Luca
[…] Un popolo tellurico, lo riconosci da come guarda il mare: con affidamento. Da noi pure quando è in burrasca è visto come una via di fuga, dall’incendio del suolo e del cielo, unica salvezza è il mare. Pure se si svuotano le budella roventi dell’inferno, il mare le saprà fermare. Un popolo tellurico vede nelle ondate che spazzano il suo golfo una forza di pace contro l’insurrezione periodica del fuoco […].