Torino – Il Papiro del re in esposizione fino al 21 novembre al Museo Egizio

Dopo un attento restauro il Papiro dei Re di nuovo in esposizione.

Il restauro dopo un attento restauro frutto di una collaborazione internazionale tra Torino, Copenaghen e Berlino ritorno fruibile ai visitatori

Dopo il bicentenario della decifrazione dei geroglifici ad opera di Jean François Champollion, il Museo Egizio accende i riflettori su uno dei papiri della sua collezione più celebri al mondo, anche noto all’estero con il nome di

Si tratta dell’unica lista reale d’epoca faraonica scritta a mano su papiro che sia giunta fino a noi.

Il Papiro dei Re è un reperto che ha una storia “torinese” bicentenaria, che si incrocia con quella delle origini dell’Egittologia. Tra i primi a riconoscerne l’importanza e a descriverlo ci fu proprio il padre dell’Egittologia, Jean-François Champollion, che esattamente 200 anni fa decifrò i geroglifici e che nel 1824 giunse a Torino dove si trattenne 9 mesi proprio per studiare le collezioni del Museo Egizio, allora agli albori. I frammenti su cui mise le mani Champollion quasi due secoli fa però erano circa una quarantina.

Esposto prima del restauro in ipogeo, nelle sale storiche del Museo, fino al 21 novembre il Papiro dei Re diventa protagonista di un allestimento dedicato, in una nuova sala al primo piano dell’Egizio. Un’installazione interattiva e un’infografica narrano l’evoluzione del manoscritto, giunto a Torino nel 1824 con la collezione Drovetti e composto da circa 300 frammenti, assemblati in circa 200 anni, grazie all’impegno di diversi studiosi. Un nuovo allestimento temporaneo, reso possibile grazie al sostegno degli Scarabei, Associazione Sostenitori Museo Egizio e della Consulta per la Valorizzazione dei Beni artistici e Culturali di Torino.

Alla base del restauro, ci sono gli studi pluriennali di Kim Ryholt, egittologo dell’Università di Copenaghen, che ha elaborato una nuova ricostruzione del manoscritto, lavorando a stretto contatto con Rob Demarée, egittologo dell’Università di Leiden, sotto la supervisione di Susanne Töpfer, responsabile della Collezione Papiri del Museo Egizio. A mettere le mani sul Papiro dei Re per 10 settimane a Torino è stata una delle massime esperte al mondo di restauro di papiri, con all’attivo 46 anni di esperienza: Myriam Krutzsch dell’Ägyptisches Museum und Papyrussammlung der Staattlichen Museen zu Berlin, museo diretto da Friederike Seyfried, membro del comitato scientifico del Museo Egizio, che ha sostenuto il progetto di restauro, distaccando a Torino la decana dei conservatori e restauratori della collezione tedesca di papiri.