BIBLIOTECHE: MANOSCRITTI E BOLLE PAPALI, LA STORIA DELLA BIBLIOTECA DI TRISULTI NEL CUORE DELLA CIOCIARIA
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Con la Biblioteca della Certosa di Trisulti prosegue il racconto delle meraviglie del patrimonio librario italiano che ogni settimana accompagna i visitatori in un viaggio virtuale alla scoperta delle 46 biblioteche dello Stato grazie a una serie di reportage promossi sui canali social del Ministero della Cultura guidato da Dario Franceschini.
La Certosa di Trisulti si trova nel Comune di Collepardo, in provincia di Frosinone, in un luogo completamente isolato e circondato da boschi, una scelta in linea con la vita quasi eremitica condotta dai suoi fondatori. Il monastero venne costruito per volere di Papa Innocenzo III, originario della Ciociaria, che nel 1200 circa ordinò ai monaci certosini di trasferire la sede principale dell’ordine religioso vicino alla propria dimora. I monaci rimasero nell’edificio fino al 1947, contribuendo all’ampliamento e allo sviluppo non solo della certosa, ma anche della cittadella in cui la stessa si trovava, dove nel Settecento venne istituita anche una farmacia, testimonianza dell’intenso lavoro dei religiosi dedicato alla produzione di medicamenti. Gli interni della farmacia vennero riccamente decorati dal pittore napoletano Filippo Balbi, celebre per gli affreschi della Chiesa di San Bartolomeo, nella vicina località di Sora. A metà del secolo scorso, rimasti in pochi, i monaci certosini vennero sostituiti da una nuova comunità di monaci cistercensi provenienti da Casamari, monumento nazionale non lontano da Trisulti e, a sua volta, sede di una delle 46 Biblioteche statali.
Per volontà dei Cistercensi la Biblioteca venne collocata in due sale dell’antico palazzo di Papa Innocenzo III e in un ambiente attiguo, un ex granaio, la Sala della Meridiana.
“È qui che si conservano tutti i libri antichi, a cui si aggiunge la collezione moderna. Attualmente siamo intorno ai 40 mila volumi complessivi. La caratteristica della Biblioteca di Trisulti, che era la biblioteca dei monaci della Certosa, è la conservazione quasi integra dei documenti e dei libri fin dall’inizio, per cui l’archivio, composto da migliaia di pergamene e migliaia di documenti cartacei, bolle papali e una serie di manoscritti dei monaci, si è integralmente conservato ed è a disposizione degli studiosi”, racconta Padre Coratti, direttore della Biblioteca.
Il documentario sulla Biblioteca della Certosa di Trisulti, a Frosinone, fa parte della serie di reportage promossi dal Ministero della Cultura e disponibili sui canali social istituzionali e sul profilo Instagram @bibliotecheditalia: https://www.instagram.com/p/CgRSpGfKCyn/
Il prossimo appuntamento con una nuova biblioteca sarà giovedì 28 luglio 2022. Manoscritti antichissimi, minuziose mappe geografiche, edizioni rare e preziose. E poi spartiti musicali, raccolte di incisioni, stampe e incunaboli. Ma anche gli oggetti amati dagli scrittori contemporanei, i quaderni, le lettere private e le dediche. Realizzato con l’agenzia di stampa DIRE, il progetto è un viaggio alla scoperta dei 46 Istituti statali italiani, scrigni di bellezza e custodi di un patrimonio documentario che ammonta a circa 40 milioni di esemplari: https://cultura.gov.it/bibliotecheditalia
Roma 21 luglio 2022
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